La regola principale degli italiani sul cibo è: ogni formato di pasta ha le sue regole!
Come tutto il mondo sa, la pasta è un alimento storico italiano. È nata centinaia di anni fa ed è ancora uno dei piatti principali nelle case italiane.
L’Italia ha 300 formati di pasta certificati, tra cui troviamo formati più comuni come gli spaghetti e formati regionali specifici come le orecchiette. Ogni formato di pasta può essere abbinato solo a particolari sughi, infatti solo con la giusta combinazione si ottiene un gusto eccellente.
I formati di pasta più diffusi sono:
- Spaghetti
- Penne
- Fusilli
- Farfalle
- Rigatoni
- Tagliatelle
- Lasagne
- Orecchiette
- Linguine
- Cannelloni
La forma della pasta è legata molto alla sua consistenza. Infatti, ognuna di esse ha tempi di cottura, gusto e appetibilità specifici.
Ogni tipo di pasta deve superare un test di qualità. I parametri che vengono verificati sono l’aspetto, la resistenza alla cottura, la “forza” e la resistenza alla masticazione.
In questo processo la pasta viene stracotta, per verificare il lasso di tempo che intercorre tra la cottura al dente – cioè quando la pasta viene cotta per il tempo indicato sulla confezione, in modo che rimanga morbida fuori e “croccante” dentro – e il momento in cui diventa immangiabile.
Alcuni abbinamenti sono ovvi per gli italiani. Ad esempio tutti sappiamo che la carbonara deve essere preparata con gli spaghetti, o l’arrabbiata con le penne.
Vediamo ora le caratteristiche che dobbiamo considerare per combinare bene pasta e sugo!
Caratteristiche principali
Le caratteristiche più importanti della pasta sono il formato e la trafilatura. Grazie ad esse si possono ottenere diversi tipi di pasta, capaci di trattenere il sugo e di esaltarne il gusto.
La pasta trafilata al teflon è più liscia e gialla, mentre quella trafilata al bronzo è più ruvida e leggera.
Possiamo distinguere i tipi di pasta anche in base al formato, agli ingredienti e alla consistenza.
Il formato della pasta può essere corto o lungo.
La pasta corta e bucata è perfetta per i sughi elaborati, perché riesce a trattenerli meglio. Invece, la pasta corta e non bucata può essere abbinata a sughi semplici. Esistono anche formati super corti, perfetti per le zuppe.
La pasta lunga è più versatile e può essere abbinata a diversi sughi. Può essere anche bucata, come i bucatini. Ma attenzione, non spezzarla! La pasta lunga deve essere cotta e consumata così com’è, indipendentemente dalla sua lunghezza.
Con gli ingredienti ci riferiamo alla pasta secca, fatta con acqua e farina, e alla pasta all’uovo, fatta con uovo e farina.
La pasta secca può essere liscia o rigata. Quella rigata è ovviamente più adatta ai sughi elaborati, perché li trattiene meglio.
La pasta all’uovo è ottima con i sughi più sostanziosi, perché essendo più ruvida li assorbono meglio. Inoltre, possiamo aggiungere all’impasto alcune erbe o verdure – ad esempio spinaci o patate – per ottenere un gusto più ricco.
La consistenza può essere liscia o ruvida.
La pasta liscia può essere abbinata a sughi semplici, perché questo tipo di pasta trattiene poco il sugo, quindi ad esempio può essere cucinata con verdure o sughi di pesce. Al contrario, la pasta ruvida si sposa meglio con sughi ricchi, perché li assorbe maggiormente.
Questi sono i “segreti” da considerare per ottenere un piatto di pasta delizioso. Gli italiani applicano queste regole in modo automatico, perché ormai fanno parte del loro DNA.
Come abbiamo visto, la pasta è un alimento molto versatile e, se abbinata al sugo giusto, è possibile cucinare un pasto eccezionale con pochi e semplici ingredienti.
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